Nitriti: Intervallo: 0.002 -0.30 mg/l NO2-N 0.005 - 1.00 mg/l NO2-; Numero test: 50-220. Principi della reazione: b) Metodo dell'acido solfanilico: L’acido solfanilico viene diazotato dal nitrito in soluzione acida. Il sale di diazonio viene fatto reagire con 1 - naftilammina per formare un colorante rosso. Il cloro libero, i colloidi organici e gli acidi umici possono provocare interferenze. Per superare tali interferenze si prelevano 100 ml di campione, si porta il pH a 8,5 (per evitare l’assorbimento del nitrito da parte del carbone attivo), si aggiungono 1-2 g di carbone attivo esente da nitriti, si agita e si filtra. Il metodo può essere utilizzato per l'analisi di acqua di mare. Principi della reazione: a) Metodo all'acido solfanilico. Conservabilità: almeno 18 mesi. Ciascuna confezione contiene tutti i reattivi richiesti preparati in singole bottiglie. La composizione dei reattivi corrisponde allo sviluppo di ciascuna analisi e tiene conto della stabilità dei reattivi. Questo spiega perché alcuni reattivi vengono forniti in soluzione e altri come solidi. Per questo, reazioni chimiche complesse possono essere eseguite, in modo sicuro e riproducibile. L’analisi viene eseguita in un “sistema chiuso”. Il campione (20 ml) viene miscelato con i reattivi in un palloncino tarato da 25 ml e portato a volume con acqua distillata. Questo procedimento offre numerosi vantaggi: • Accuratezza: il volume definito di campione viene portato ad un definito volume finale dopo aggiunta dei reattivi. In questo modo variazioni nell’aggiunta dei reattivi non provocano errori nei risultati. • Più ampio intervallo di misura: se le concentrazioni superano i limiti dell’intervallo di applicabilità di una analisi (concentrazioni elevate) il volume del campione può essere facilmente diminuito senza alterare il procedimento analitico. • Procedimento analitico: la reazione può essere agevolmente seguita nel palloncino tarato. Si notano immediatamente anormalità quali colori inattesi, torbidità o sviluppo di gas e questo non può provocare errori inosservati. Dopo la preparazione la miscela di reazione viene versata nella cuvetta più adatta (in funzione della accuratezza richiesta e dell’intervallo di misura) ed è così pronta per la misura fotometrica.